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I comuni dell'hinterland contro Milano: "Non vogliamo l'inceneritore"
Lunedí 23.07.2007 14:29
I comuni dell'hinterland contro Milano. Il motivo del contendere è l'inceneritore che l'amministrazione guidata da Letizia Moratti vorrebbe costruire a Opera, nella periferia sud di Milano. Per questo, è partita una petizione promossa da Opera Sicura, l'associazione del consigliere comunale leghista Ettore Fusco. "Nel giro di una mattinata - spiega Fusco - cinquecento persone hanno sottoscritto la petizione. Sono giunte persone da Locate, da Noverasco e da Quintosole, oltre ai numerosissimi operesi, che in questi giorni hanno scoperto che vogliono costruire un inceneritore proprio nel Comune che già ospita un carcere, un'azienda di smaltimento rifiuti tossici e dove di recente avevano provato ad insediare un campo nomadi. Oggi abbiamo dato il via ad una protesta popolare di cittadini che non accettano le imposizioni e, ancora una volta lasciati soli dall'Amministrazione, lotteremo per ottenere quello che ogni cittadino deve avere dalle istituzioni: il rispetto".
Opera era già balzata agli onori delle cronache quando, quest'inverno, era stato insediato su un terreno adiacente alla tangenziale un campo nomadi temporaneo di prima accoglienza. C'erano stati incendi e violenze. "Non esistono argomenti tali da farci accettare termovalorizzatori a Opera ed il Sindaco Ramazzotti con la sua pattuglia di politicanti sta terminando nel peggiore dei modi il mandato amministrativo - attacca Fusco - Una Giunta che governa delegittimata dalla volontà popolare che si manifesta nelle piazze e che, anche oggi, non ha mancato di dimostrare quanto sono divenuti impopolari i politici di sinistra. I Verdi hanno coperto gli avvisi che informavano i cittadini della dimostrazione di stamane con un loro inutile, quanto volgare, volantino dove si proclamano contrari, a parole, all'inceneritore ed inveiscono contro chi concretamente fa qualcosa per sensibilizzare la gente e per ascoltarne le volontà raccogliendone anche il parere sotto forma di petizione".
"Se il Sindaco ed i suoi uomini fossero stati contrari all'inceneritore - continua Fusco - sarebbero giunti primi a sottoscrivere la petizione, invece non solo hanno coperto i nostri avvisi affissi in paese, non si sono fatti vedere al nostro gazebo né per firmare né per portare la propria solidarietà ai cittadini. Solo il Vicesindaco Liguori si è avvicinato in quanto chiamato da un paio di cittadini ma, indispettito ed innervosito dal pensiero di alcuni operesi, è tornato mestamente sui suoi passi. Le poltrone traballano e gli amministratori sono nervosi. Questo inceneritore è la goccia che sta facendo traboccare il vaso. Purtroppo l'atteggiamento di chi dice di essere contrario ma poi ostacola chi lo è veramente ha chiarito le idee a chi ancora non aveva capito. Comune di Milano, Regione e Provincia sono evidentemente in accordo con il Comune di Opera che fa la sua parte fingendo contrarietà ma che poi, nei fatti, tiene mansueti i cittadini. Aveva provato anche con il campo rom a Natale ma qualcosa gli andò storto in quell'occasione, quando gli operesi decisero di prendere il toro per le corna, come qualcosa gli andrà male anche adesso che i cittadini di Opera Sicura hanno dichiarato guerra a chiunque si dimostri nei fatti favorevole all'inceneritore".