IN EDICOLA: IL GIORNO, 27 LUGLIO 2007

LA DIFESA
«Collaborai con la questura per la legalità»
— OPERA — DA VENTI gli imputati per il rogo della sera del 21 dicembre resterebbero solo in nove, tra loro il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, Ettore Fusco, indicato dal popolo del celebre presidio come leader della protesta: «Sono estraneo a qualsiasi accusa rivoltami».L’accusa si baserebbe su un fraintendimento? «Il pubblico ministero ha considerato delle parole da me proferite in consiglio comunale, mentre svolgevo la mia funzione di rappresentante dei cittadini come degli atti istigatori. Non ho mai incitato alcuno a commettere crimini o reati né in quella sera né in altre». Quale fu il suo ruolo? «Dentro e fuori il palazzo del Comune ho sì invitato un migliaio di persone che chiedeva risposte a mantenere la calma e, eventualmente, a recarsi presso l’area circense in modo tale da poter organizzare la protesta nella forma più idonea, ma ho anche aiutato i pochi carabinieri presenti a mantenere l’ordine».Si dice estraneo alla vicenda, dunque?«Ero lontano da chi, se c’è stato, istigava altri a compiere quanto ricordiamo come una triste pagina della storia di Opera. Tanto più che sono giunto all’area circense solo dopo che i danni erano stati fatti. Ho trascorso molte ore con i funzionari della questura di Milano proprio per mantenere la protesta dei cittadini, non organizzata né tanto meno controllabile, entro quei limiti di legalità e legittimità che il questore stesso ci ha dovuto riconoscere». Massimiliano Saggese
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