OPERA BOLLETTE SALATE

"Il Giorno" 28/10/07 di MASSIMILIANO SAGGESE — OPERA
I MORTI AD OPERA «non riposano in pace». Infatti poco prima della giornata in cui vengono ricordati i cari estinti, scoppia proprio la guerra sul «caro estinto». Ci permettiamo questo gioco di parole per annunciare l’ennesima bagarre esplosa fra i cittadini di «Opera Sicura» e l’amministrazione comunale. Dopo i rom, la sicurezza in città, l’inceneritore ad attizzare il fuoco arrivano gli aumenti sui lumini al cimitero. Ieri la protesta al mercato rionale. «Con l’approssimarsi della commemorazione dei defunti il sindaco Alessandro Ramazzotti ha pensato bene di fare un regalo agli operesi. Sono infatti state inviate le richieste di pagamento degli oneri cimiteriali che, purtroppo, quest’anno sono aumentate consistentemente. A questi aumenti non corrispondono migliorie nel servizio - spiega Ettore Fusco, leader di Opera Sicura —. Anzi, abbiamo già denunciato in una recente interpellanza queste carenze omettendone altre per le quali abbiamo preferito andare direttamente a fondo ed intervenire in altre sedi. L’Amministrazione non deve limitarsi alla gestione degli interessi dei cittadini votanti "tralasciando" chi riposa nei cimiteri ed i loro familiari. Il grado di civiltà di un popolo lo si valuta anche nel rispetto che si ha per la propria cultura, le tradizioni e il rispetto dei morti. Il cimitero di Opera versa in condizioni pietose a causa di questa Amministrazione dove la componente comunista supera di gran lunga quella cattolica e gli interessi legati alla gestione della pubblica amministrazione hanno fatto dimenticare che la gente vuole rispetto per sè, per i propri familiari e per i cari estinti». «Speculare sul ricordo delle persone scomparse è una strumentalizzazione propagandistica di bassa lega - risponde così il sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti alle accuse rivolte alla sua Amministrazione dal consigliere locale della Lega Nord, Ettore Fusco -. L’esponente del Carroccio accusa la maggioranza di centrosinistra di aver adeguato le tariffe delle luminarie, ferme da dieci anni, a quelle dei Comuni limitrofi».
QUINDI, un cittadino di Opera paga oggi un massimo di 20 euro l’anno. «È un argomento - dice il primo cittadino - che dovrebbe indurci a una maggiore cautela ed è triste che la foga propagandistica coinvolga addirittura i defunti. Stiamo, infatti, parlando di un adeguamento delle tariffe delle luminarie a quanto già pagato nei Comuni limitrofi e quindi di un importo massimo di 5,5 centesimi di euro al giorno». Il sindaco ricorda anche quanto è stato fatto per il camposanto comunale: «Abbiamo ereditato, dieci anni fa, una situazione disastrosa. Abbiamo deciso di fare interventi e durante i lavori è stata anche sospesa qualunque forma di pagamento. E ora che è quasi tutto in ordine - precisa Ramazzotti - sono state adeguate le tariffe delle luminarie a quelle dei Comuni limitrofi, ma anche ampliato l’orario di apertura».
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